mercoledì 10 aprile 2013

Sul terzo incontro

Riceviamo e pubblichiamo

Cara Paola e care amiche,
grazie per la "tracciona" di Don Cravero molto interessante che rilancia problemi che in questi anni mi sono posta più di una volta. (...)
Solo due rapidi flash: credo che educare con AMORE sia una tale evoluzione dell'educare che potrebbe davvero spostare montagne e il fatto che la nostra generazione cerchi di fare il genitore in questo modo è un tale passo avanti nell'umanità che poche volte è successo.
Essere trattati con rispetto e con fiducia in un clima che sviluppa le tue inclinazioni, dove è tenuta in giusta considerazione la tua opinione, dove ti permettono di avere delle tue opinioni, essere coccolati ogni volta che se ne ha bisogno e anche se non se ne ha, poter esprimere le proprie emozioni, anche se negative senza paura di essere condannati ecc...non è forse quello che ogni essere umano possa desiderare? Ed è quello che noi "NUOVI" genitori giustamente sentiamo, quello che respiriamo in questa nuova energia che si diffonde faticosamente sul nostro pianeta che ci porta anche a rispettare sempre più la madre terra, gli animali, l'aria, l'acqua, le idee, le persone qualsiasi colore, sesso razza religione esse abbiano.
MA.......non sappiamo bene come muoverci in questa educazione d'AMORE stiamo procedendo per tentativi ed errori, abbiamo pochi esempi concreti, sappiamo COSA NON CI PIACE ma non sappiamo se così facendo otterremo QUELLO CHE CI PIACEREBBE. Esageriamo, confondiamo il lassismo con la libertà e il viziare con il rispetto, non sappiamo dove sono i confini perchè li stiamo esplorando e i nostri figli sono le nostre "CAVIE" (brutta parola, ma rende l'idea).
Come saranno questi figli domani? Viziati, individualisti, superficiali, poco impegnati, intolleranti come tanti adulti e i mass-media ci dipingono?
Oppure sotto questa facciata invece sapranno tirare fuori dal famoso "zainetto" quello che confusamente e con insicurezza ma con il cuore abbiamo trasmesso loro? Non lo so, io sto aspettando di veder sbocciare i miei figli, sono curiosa e trepidante di vedere che colore e forma avranno, più o meno me li immagino già e prego ogni giorno Dio e la Madre che quello che abbiamo fatto e detto e spiegato e negato possa esser loro di aiuto e faccia trovare a tutti e tre la LORO strada.
Possiamo aggiustare il tiro, se pensiamo che qualcosa non funzioni e gli incontri per genitori servono proprio per questo per confrontarsi, per non sentirsi soli, per leggere nelle parole degli altri le nostre paure, i nostri errori, i nostri pregi. E poi rilassiamoci....guardiamoli crescere senza pensare che tutto quello che saranno è MERITO o COLPA nostra....sono figli nostri ma principalmente del loro TEMPO, non facile, molto complicato e multiforme e troveranno le forze per affrontarlo come ogni generazione ha fatto, con più o meno fatica.
Forse sono così tosti e duri e a volte impermeabili proprio perchè avranno grosse sfide da affrontare, noi ci saremo a curare le ferite, a raddrizzare le storture, a tirare le orecchie o a lodare, ad abbracciare e a comprendere, ricordandoci però continuamente che lo sbaglio più grosso sarebbe quello di proteggerli troppo o di vivere per loro la loro vita.
Come la farfalla del racconto di Gordon, (...) solo se la si lascia affrontare la fatica di rompersi da sola il bozzolo e non si fa l'errore di aiutarla, la farfalla potrà volare.
Crediamo nelle nostre meravigliose farfalle, che abbiano ali forti e pensieri luminosi per volare nel mondo con dignità, bellezza e AMORE.
Vi abbraccio con rinnovata passione educativa , sperando di vedervi presto.
Moni

1 commento:

  1. Cara Monica,
    le tue parole mi fanno sempre "sentire a casa", ed esattamente come succedeva quasi 20 anni fa quando venivo ai primi incontri della Leche League, è come se illuminassero con dei bei fanali la strada che sento essere anche la mia.

    Paola

    RispondiElimina