giovedì 27 marzo 2014

Imparare il mestiere di genitore

Riceviamo e giriamo alcune interessanti iniziative vicino ad Acqui Terme sul tema dell'educazione.

Rivolto a genitori separati, l'Associazione Punti di Vista di Alessandria propone Mezzi di sopravvivenza

All'interno della rassegna Mondo in Pace, l'Università dei Genitori di Genova organizza l'incontro Crescere e aiutare a crescere oggi il prossimo 6 aprile.

Appunti dal primo incontro

"Fai quello che sei. Accompagnare i propri figli nella scoperta dei propri talenti e nella focalizzazione dei propri sogni"
Appunti presi da una mamma durante la serata del 20 marzo, condotta da Don Domenico Cravero.



"Fai quello che sei" e cioè obbedisci a fare qualcosa che dipende da te e non da me. Paradosso: è un ordine! Da questa incongruenza interna già al titolo si evince la crisi educativa di oggi. Correggiamo il tiro quando diciamo "Accompagnare": i figli conducono e i genitori accompagnano.
Il pericolo dell'amare tanto i propri figli è di proiettare in loro i nostri desideri.

Partiamo da quelle che sono nuove e importanti conquiste della nostra civiltà:

- I bambini sono molto ASCOLTATI.
I genitori sono i promotori dei talenti dei bambini, sottoponendoli a giornate molto piene di ogni attività per dar loro la possibilità di acquisire quanti più strumenti potranno essere utili al loro futuro.

- Nuovi VALORI
I genitori hanno più di prima una competenza emozionale e affettiva. C'è maggior comunicazione ed si danno parole a questa competenza, dove le emozioni sono conosciute e "parlate".

Ma ci sono anche delle zone d'ombra:

- I genitori spesso non sanno come gestire i figli: bambini sovrani, intrattabili.

- C'è la sensazione di una mancata crescita nella loro autonomia, i giovani hanno difficoltà a sapere cosa è
giusto e cosa è sbagliato.

- Perdita del ruolo del padre: i padri vivono una crisi profonda, anche stasera la presenza è prevalentemente femminile. La società li aiuta pochissimo a svolgere il proprio ruolo. Spesso sono le mamme a svolgere il ruolo paterno.

Cosa si produce?

- Noia e demotivazione nei ragazzi e sempre più anche nei bambini. I genitori fanno tutto quello che sanno per sviluppare i talenti dei figli, danno molto del loro tempo e delle loro energie ai figli, eppure ad una certa età viene fuori questa cosa.
Noia: è la ribellione dell'intelligenza quando è sottoutilizzata, nonostante tutte le opportunità date dai genitori.

- Infanzia poco naturale per ritmi, spazi inadeguati...

- Sempre più precocemente c'è pressione ad adeguarsi agli standard commerciali: originale se sei omologato a tutti gli altri.

- Sempre maggior violenza, dipendenze, patologie (temi che affronteremo nel prossimo incontro)

Perchè???

Da una parte abbiamo dei genitori molto attenti ai bambini.
Dall'altra siamo in un periodo storico in cui la ricerca psico-pedagogica ha compiuto enormi passi avanti.

Perché c'è una crisi profonda alla base, alle fondamenta.
Manca qualcosa nelle fondamenta, nonostante le condizioni siano le migliori.

Entriamo dentro al problema:
Oggi l'educazione è secolarizzata, fatto inevitabile per la nostra cultura. Secolarizzazione come passaggio da una società in cui la religione era accettata da tutti in una in cui la religione è snobbata.

Quali sono le conseguenze?

È possibile vivere senza Dio, ma non è così facile rimpiazzare quel vuoto che si crea sbarazzandosi di Dio. Vivere senza religione è un altro discorso, anzi può essere anche un fatto positivo.
Conseguenze nell'educazione:
L'educazione presuppone obbedienza. Se comanda il bambino non si può educare.
Ci devono essere delle regole date dai genitori e seguite dal figlio, altrimenti non c'è educazione. L'obbedienza presuppone che il figlio faccia qualcosa che non ha voglia di fare (ad es i compiti, o apparecchiare la tavola...)

E con quali strumenti si riesce a "far fare"?
Un figlio sano è maldisposto all'obbedienza, sempre, è normale!
Ma se non si obbedisse mai, non si potrebbe crescere.
Il figlio riuscirà ad interpretare l'obbedienza come una virtù quando la vivrà come un'adesione a cose giuste e buone. Deve comprendere che è giusto. Il legame con ciò che è giusto, oggi si è oscurato. Deve essere giusto in sè, sia per i genitori, sia per i bambini. Ma se questo orizzonte di valori va in crisi, nascono dei problemi.

- Crisi dell'AUTORITÀ: società individualistica, fare ciò che è utile per il singolo.
Crisi dell'autorità dei genitori, degli insegnanti e della politica!!!

I genitori senza autorità si sentono obbligati ad assecondare le richieste dei figli, perché altrimenti non si sentono amati. Quando c'era l'autorità era diverso. Oggi ognuno la pensa come vuole e non c'è un valore condiviso da tutti. Spesso la reazione dei bambini violenta spaventa i genitori.

- Togliendo Dio (Dio è morto), il mondo non ha più un suo ordine e un senso. Da qui mancano le fondamenta. La famiglia mantiene solo più un ruolo affettivo.
I genitori cercano di far appello alla negoziazione e al contratto, cercano compromessi.
Il compito di educare è diventato un compito ingrato. Dire NO è ingrato. Si ha paura del disamore. I no diventano sopportabili solo quando sono segni d'amore, ma come spiegarlo ai bambini? Perdita dell'autorità dei genitori e degli insegnanti.

I genitori però sanno che per crescere i figli bisogna educarli. Come riempire il vuoto di autorità? Per amore continuano ad educare, perché sanno i danni provocati dalla mancanza di educazione.

Risposta
 
Il vuoto dell'autorità si colma con l'autorevolezza. L'autorità è data dal ruolo, l'autorevolezza è data dalla persona. Visto che nonsi può stare senza obbedienza, questa deve diventare una virtù. Senza obbedienza, il fondamento, non si può avere accompagnamento alla scoperta dei talenti, ma di avrà solo noia.

Virtù dell'obbedienza:
Imparano a obbedire dai genitori, reciprocità dell'obbedienza, come i genitori obbediscono al bene del proprio figlio.
Di cosa ha bisogno nostro figlio? Non cosa voglio io, proiettando i miei desideri. Ma cosa è bene per mio figlio.
L'obbedienza crea legame, i vizi non creano legame. Come si fa a fidarsi di un genitore non autorevole?

- Autorevolezza: fascino della virtù, relazione debole ma di alto profilo.
- Autorità: potere dell'imposizione, relazione forte, ma di alto profilo.

ACCOMPAGNARE
Testimonianza dei genitori, fascino del loro ruolo. Qualità della persona che emerge nel suo ruolo (di genitore). Il ruolo è accettato solo se in quel ruolo emerge la qualità etica, se sono competente in quel ruolo. No sottomissione, ma valore personale.
Nel ruolo deve emergere la ricchezza della persona, quello che Carl Rogers chiama "Potere personale".
Accompagnare all'obbedienza, passare dall'io capriccioso, all'io che riconosce il bene dal male.

Importanza delle relazioni autentiche. Questo dà qualità alla persona. Il genitore è come un insegnante.

Non è così importante stimolare i talenti. Se ha voglia ed è motivato, il figlio non ha bisogno di essere stimolato. Sviluppa da sè i propri talenti.
Accompagnare!!!
Qualcuno dice che la demotivazione sarebbe un problema della perdita del padre, ma non bisogna fossilizzarsi. La crisi del padre è la crisi dell'obbedienza.

AUTONOMIA
Dare una regola a se stessi, sviluppare i talenti, è la stessa cosa.
Il passaggio dal capriccio al l'autonomia avviene attraverso l'obbedienza. Sacrificio della pulsione autocentrata! Far fare a un bambino ciò che non ha voglia di fare.

Sguardo positivo verso ai ragazzi. Ammirarli e non solo vedere i problemi!

Il prossimo incontro amplieremo il discorso Autonomia vs. Dipendenza